La piazza attuale sorge sopra le rovine dell’antico teatro romano, usato per spettacoli e giochi gladiatori. Si trattava di una struttura imponente costruita nella prima metà del I sec. d.C. all’esterno delle antiche mura romane, contava ben 54 arcate e una cavea (platea) che poteva ospitare ben 10.000 spettatori.
Nel periodo medioevale le arcate vennero chiuse per fortificarlo e renderlo impenetrabile ai vari assedi. Divenne una piazza dove si tenevano le assemblee popolari; era chiamata “Parlascio”, si pensava, infatti, che questo nome derivasse dal verbo parlare; in realtà si trattava di una storpiatura del nome “paralisium”, anfiteatro in latino.
Con il passare del tempo perse anche questa funzione e sull’intero perimetro, riutilizzando i resti delle arcate vennero costruite case a schiera; mentre il centro della piazza, diviso in porzioni, fu usato come orti.
Fu solo intorno al 1830 che su progetto dell’architetto lucchese Lorenzo Nottolini, le costruzioni che avevano occupato la vecchia arena furono demolite, il profilo fu regolarizzato e l’anfiteatro acquistò una nuova dimensione, diventando la piazza del mercato.
Le rovine dell’antico anfiteatro romano oggi si trovano a più di 2 metri di profondità rispetto al piano stradale. Alcuni resti sono visibili negli edifici che delimitano la piazza (percorrendo l’attuale Via dell’Anfiteatro) e nel più basso dei 4 archi di accesso, l’unico rimasto della struttura antica.