Lucca "fora"
In contrapposizione a “Lucca Drento” c’è “Lucca Fora”, definizione con cui i lucchesi intendono i dintorni di Lucca, quartieri e campagne che si estendono al di fuori delle mura urbane.
Nelle immediate vicinanze del centro storico e subito a ridosso della circonvallazione, l’anello stradale che segue il perimetro esterno delle mura, sorgono numerose ville in stile Liberty (fine ottocento – inizio novecento), originariamente dimore estive delle famiglie borghesi di Lucca, oggi ancora private e destinate sia ad abitazioni, sia ad uffici commerciali o strutture ricettive.
Spostandosi verso ovest, in direzione del mare di Viareggio, incontriamo il fiume Serchio, uno dei principali fiumi della Toscana (il terzo per lunghezza e il secondo per portata). E’ lungo 111 Km, nasce dalle pendici del Monte Sillano nell’alta Garfagnana e sfocia pochi chilometri a nord di Pisa. Nel corso dei secoli il Serchio ha avuto diversi percorsi, è un fiume “agitato” e per un periodo molto lungo ha causato seri danni alla piana di Lucca con le sue continue esondazioni. I lucchesi comunque hanno sempre cercato di dominarlo in qualche modo, fino a quando circa 1500 anni fa, il Vescovo San Frediano ha fatto deviare il corso del fiume, rendendolo molto meno pericoloso per il centro storico. I lavori sono stati lunghi, faticosi e sono costati molti denari alla città, tanto che ancora oggi esiste un modo di dire per definire qualcosa di molto costoso “costa come il Serchio ai lucchesi”. Oggi il tratto di fiume che attraversa Lucca è stato valorizzato e sfruttato con un grande parco fluviale ideale per passeggiare, correre, andare in bicicletta e a cavallo, fare pic-nic immersi nella natura e nel verde, a pochi passi dalla città.
Oltrepassando il fiume si arriva in una zona di piena campagna chiamata “Oltreserchio”, formata da tanti piccoli paesini. Tra i quali svetta su una enorme roccia isolata, il piccolo borgo fortificato di Nozzano Castello, da cui si gode uno stupendo panorama sulle campagne e sulle colline circostanti. Il castello risale all’epoca medioevale e fu costruito a scopo difensivo del territorio lucchese lungo il confine con i territori pisani.
Sempre partendo dal centro storico e spostandosi di pochissimo verso sud, in direzione San Concordio e Guamo, ci si imbatte nel famoso Acquedotto monumentale del Nottolini. Lorenzo Nottolini è l’architetto lucchese che nel 1822 venne incaricato da Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca, di progettare e costruire l’acquedotto con lo scopo di portare l’acqua in città. La struttura è in stile neoclassico e si sviluppa per 3,2 Km ad un’altezza di 12 metri ed è sostenuta da 460 archi in mattoni e muratura. Oggi l’acquedotto è valorizzato e visitabile grazie ad un percorso naturalistico percorribile a piedi o in mountain bike di circa 4 Km che costeggia le maestose arcate.
La piana a est di Lucca, invece, sconfinando nel comune di Capannori, è comunemente nota come la zona delle “Ville Lucchesi”, sfarzose residenze estive delle famiglie più rilevanti della città. Dimore storiche risalenti al XV secolo e oltre, oggi sono considerate vere e proprie opere d’arte con ampi giardini impreziositi da laghetti e fontane, portici, saloni, affreschi e statue.
Sono veramente tantissime le ville disseminate su tutto il territorio in campagna o in collina e la maggior parte di esse sono visitabili anche internamente. Da non perdere sono senz’altro Villa Grabau e Villa Oliva a San Pancrazio, Villa Bernardini a Vicopelago, Villa Mansi a Segromigno in Monte (Capannori), Villa Torrigiani a Camigliano (Capannori) e Villa Reale a Marlia (Capannori).
Oltre alle ville, è possibile ammirare le Pievi e i borghi delle camelie presso Pieve di Compito e Sant’Andrea di Compito, dove in primavera avviene la Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia.